STORIE, ANEDDOTI E BATTUTE
a cura di Giuseppe Mezzadri

PERSONAGGI PARMIGIANI

STOPAJ


Borgo delle colonne

 

ALCUNE BATTUTE

Racconta don Martino, monaco benedettino che, un giorno di parecchi fa, davanti alla chiesa di S.Giovanni, era fermo Stopaj che parlava con alcuni monaci. Passò un poliziotto che conosceva i monaci e si fermò per salutarli. Si stava avvicinando quando Stopaj, indicandolo, esclamò ad alta voce, rivolgendosi ai monaci:

“Siv chi l’è chilù ?”

Silenzio preoccupato dei monaci colti alla sprovvista mentre Stopaj continuò ancora più solenne:

“Siv chi l’è chilù ?”

Il poliziotto era diventato serio e i monaci preoccupati.

E Stopaj eclamò in tono ancora più solenne:

“Un individuo !”

Sparita la tensione tutti scoppiarono a ridere.

 

Stopaj va in casa e chiede alla madre

“Ma, co’ gh’è da senna ?” (mamma, cosa c’è da cena ?)

“Gnent !”

“Propria gnent ?

“Gnent. Propria gnent !”

“Alora metot un fasolett in tésta almeno a t’ fè la “vecia”. (Allora mettiti un fazzoletto in testa così fai la “vecchia”)

 

A Stopaj, ubriaco fradicio, cade il cappello.

“Ven su !”

Dice al cappello, chinandosi un poco in avanti e indicandogli la testa, ma il cappello rimane per terra.

“Ven su !”

Gli ripete di nuovo ma il cappello non ubbidisce. Allora gli lancia le chiavi di casa e gli dice:

“To ‘l ciävi. Quand a tsi stuff äd stär li a t’gnirè in ca’ da ti’” (Prendi le chiavi. Quando sei stanco verrai in casa da solo)

 

STORIE, ANEDDOTI E BATTUTE

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