Un secolo di fotografie
a Parma
Parma
Galleria San Luduvico
2 Aprile 2004
- 2 Maggio 2004
La
storia di una città come lente d’ingrandimento della storia di un
intero Paese: l’Italia.
Dal
passato rurale e dai ritratti in posa di inizio ‘900, passando per
gli anni del Fascismo e le trasformazioni sociali del periodo tra le
Due Guerre, attraverso l’Italia del boom economico, e, con
l’esplosione del colore nelle immagini, fino al curioso ritratto
di costume della società contemporanea.
Un
secolo di immagini a costituire un variegato mosaico visivo. La
Storia piccola e grande vissuta attraverso un obiettivo fotografico.
Ecco il punto di vista privilegiato di una famiglia “storica” di
artigiani-artisti della fotografia parmigiana: i Carra, operanti dal
1904 e tutt’ora in attività.
La
mostra “L’occhio dei Carra. 1904 – 2004, un secolo di
fotografie a Parma”, organizzata dall’assessorato alle attività
culturali e teatrali del Comune di Parma e dalla Fondazione Monte di
Parma, verrà inaugurata a Parma presso la Galleria S. Ludovico il 2
aprile 2004 per chiudersi il successivo 2 maggio.
La
“dinastia” dei Carra inizia a inizio ‘900 con il capostipite
Giuseppe Carra, la cui attività viene proseguita dai figli Walter e
William, e successivamente dai nipoti Claudio e Dino e da Alessandro
figlio di Claudio.
Nella
rassegna fotografica, che espone oltre 300 immagini per lo più in
originale e ambientate nella città di Parma o nel suo immediato
circondario, sono documentati accadimenti storici, momenti politici,
sportivi, personaggi conosciuti e sconosciuti, trasformazioni
urbane, industriali, di costume, del gusto, della moda: in una
parola la ”vita” di una città e dell’Italia in generale nel
corso del XX secolo, così come ripresa dagli scatti delle varie
generazioni di questa famiglia.
In
particolare, le immagini del primo periodo realizzate da Giuseppe
Carra erano fotografie derivanti da lastre di vetro stampate su
carta e successivamente incollate su cartoncini, decorati con gusto
decisamente liberty anche sul dorso dove spesso compariva il marchio
della ditta.
Le
immagini del secondo periodo, riferito a Walter e William, si
situano tra il Ventennio fascista e il dopoguerra, e per i non più
giovani costituiscono un momento caratterizzante del “come
eravamo”, frammenti visivi di uno spaccato di vita non molto
lontano da osservare con curiosità, simpatia, ironia e, spesso,
nostalgia.
Nell’ultimo
parte dell’esposizione, riferita alla generazione attuale di
Claudio, Dino e Alessandro, le fotografie di un passato decisamente
più recente e di oggi, testimoniano l’esplosione del colore che
ormai la fa da padrone nelle esigenze del paesaggio, nel ritratto,
nel lavoro industriale, e nei momenti di festa o celebrativi.
La
mostra, allestita dall’arch. Leonardo Pedrelli autore anche della
grafica, è arricchita da antichi oggetti e strumenti fotografici.
Il
catalogo, edito da Step, contiene una cospicua selezione delle
immagini esposte. Presentazione e testi critici sono di Bruno Rossi
e Romano Rosati.
La
mostra, realizzata grazie al contributo di Banca Monte Parma,
Fondazione Monte di Parma e Barilla, è aperta tutti i giorni (orari
10-13 e 16-19) tranne il martedì ed è ad ingresso libero.
Uff.
organizz. mostre S. Ludovico (Comune di Parma)
Tel.
0521/218669, fax 0521/231142